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Storia

Nell’ormai lontano autunno del 1985 un nutrito gruppo di volontari passa di casa in casa a raccogliere le adesioni per la costituzione di una Sezione CAI a Colico.

La risposta della popolazione è molto positiva e così i vari schedari regolarmente firmati da circa trecento persone vengono inoltrati alla sede centrale del Club Alpino Italiano.
Il giorno 3 febbraio del 1986 il Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano dà il riconoscimento ufficiale alla giovane ed esuberante Sezione di Colico.
Subito, i Soci promotori si organizzano per convocare la prima assemblea della sezione.
In tale occasione, il 1 marzo 1986, viene approvato il regolamento sezionale ed eletto il primo Direttivo.
Successivamente in data 7 marzo 1986, il Direttivo Sezionale si ritrova nella piccola sede in via Campione 7, per eleggere il presidente fondatore. La scelta cade su colui che per primo si è fatto promotore per la costituzione della nuova Sezione, il socio SGHEIZ LUCIANO.

Da allora i nostri presidenti sono stati:

  • 1986-1989  Sgheiz Luciano

  • 1990-1991  Del Tredici Giovanni

  • 1991-1993  Inviti Giuseppe

  • 1994-1995  Bianchi Bazzi Giuseppe

  • 1996-1998  Guattini Mario

  • 1999-2001  Gaggini Domenico

  • 2001-2009  Del Tredici Giovanni

  • 2010-2022  Masa Valerio

Approfittando della grande disponibilità da parte di numerosi Soci si decide di segnalare una sentieristica sulla poco nota percorribilità del versante nord del monte Legnone. Nascono così i sentieri N° 1A e N° 1B che, partendo dal centro abitato, raggiungono entrambi la vetta del monte Legnone, risalendo rispettivamente il costone Est e il costone Ovest. Di seguito sarà la volta del sentiero N° 3 o sentiero Bregamin che da Fontanedo attraversa la località Strecc per congiungersi in località Bancol al sentiero N° 1B. Contemporaneamente sono segnalati i sentieri N° 4 – Monte Gambotti - Zavrech – Navascia - Bedolesso Alpetto e il N° 5 che dall’Alpe Rossa raggiunge l’Alpetto e di seguito il rifugio Roccoli Lorla.
Al contempo all’interno della Sezione si decide di costituire un gruppo per lo sviluppo dell’Alpinismo Giovanile che durante la calda stagione avrà l’opportunità di programmare escursioni sui nostri monti. La prima uscita, con una quarantina di partecipanti, fu la salita da Posallo a Bedolesso e di seguito all’Alpetto, con discesa da Alpe Rossa a Robustello o Acqua della Fevra. Nello stesso anno si dà inizio anche all’attività di Gite Sociali e la prima vera grande uscita è la salita al monte Legnone, che è diventata una tradizione e viene ripetuta ogni anno nell’ultima domenica di luglio.
Negli anni successivi il programma si arricchisce di numerose altre gite sociali di cui una di due giorni a luglio.

Al riguardo ricordiamo:

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Ai promotori del gruppo di Alpinismo Giovanile, negli anni successivi, si aggregano altre figure professionali e ad oggi gli accompagnatori ufficiali risultano essere tredici. Di anno in anno ai corsi di Alpinismo Giovanile i giovani vanno sempre più aumentando. Alle attività di A.G. partecipano fin dal primo anno ragazzi dagli 8 ai 14 anni, suddivisi per età in piccoli gruppi

e accompagnati da due adulti operatori sezionali. Il loro numero varia dai 60 agli 80 e più: nei 25 anni di attività si sono avvicinati alla montagna circa 500 ragazzi e i primi hanno ormai superato i 40 anni. Sono numerosi anche gli accompagnatori che si sono avvicendati nel corso degli anni, portando ognuno il contributo della propria esperienza di montagna e di vita: un grazie particolare al socio Martino Combi, uno dei primi 'volontari' che ancora accompagna assiduamente i ragazzi. Le sei uscite annuali hanno naturalmente come meta i monti circostanti Colico e in particolare il monte Legnone, ma anche località della Valtellina e Valchiavenna, della vicina Svizzera, delle Alpi e delle Prealpi, che offrono varietà di paesaggi, di percorsi, di testimonianze storiche e culturali. I ragazzi sono guidati a visitare alpeggi, antichi nuclei ormai disabitati, grotte, fortificazioni; a osservare le varietà di flora e di fauna; a camminare su mulattiere, sentieri, neve e roccia; a orientarsi con bussole e cartine; a conoscere attività e manufatti della gente di montagna; a impratichirsi con nodi e moschettoni. E poi ci sono i giochi sulla neve, le ciaspolate, le giornate ecologiche, le gare di orientiring, le castagnate e le due giorni in rifugio. Non mancano le occasioni d'incontro con ragazzi di altre sezioni CAI, attraverso gli annuali Raduni Regionali (memorabili quello di Montisola, di Bergamo del 2002, di Palù con il trofeo conservato in sede), le settimane di trekking (Val Martello, Alpi Marittime, Valmalenco), le due giorni di attendamento intersezionale. Il gruppo di accompagnatori A.G. dal 2002 collabora con le insegnanti della Scuola primaria di Colico al progetto di educazione ambientale, accompagnando i bambini delle varie classi alla scoperta della flora e fauna e delle attività tradizionali presenti sul nostro territorio, con filmati, escursioni e giochi. Mete preferite: i Montecchi, Fontanedo, S.Fidelino.
Sin dai primi anni di attività la sezione promuove la partecipazione ai Corsi di Alpinismo del Gruppo Corvi del CAI di Mandello e al Corso di Dimensione Ferrata tenuto annualmente dalla sottosezione del CAI di Ballabio. Il 2010 però segna un punto di svolta. Infatti l’assemblea Soci della Sezione, al fine di avere fra i Soci persone sempre più preparate a svolgere e portare a termine le sfide sempre più impegnative che ci riserverà il futuro, decide di sponsorizzare per il 70% il costo di partecipazione a tali corsi e convince il Gruppo Corvi a tenere le lezioni teoriche presso la sede sezionale di Colico. Il gruppo di Sci-alpinismo effettua 3, 4 uscite all’anno ma con scarso seguito, è invece molto folto il gruppo dei ciaspolatori tanto da trasformare il tutto in una disciplina di grande interesse per le corte e fredde giornate invernali. Negli ultimi anni le due discipline si sono unite e organizzano insieme le uscite.

Naturalmente, il Gruppo Gite sociali, oltre all’elenco della gita di mezza estate sopra calendarizzata, ha percorso in lungo e in largo i nostri monti e anche gruppi montuosi a noi vicini con impegni di tutto rilievo alpinistico. Dall’anno 1999, grazie all’impegno della nostra socia Franca Albarella, il Gruppo Gite Sociali annualmente organizza escursioni della durata di una settimana ottenendo un clamoroso successo. Al riguardo ricordiamo con tanta nostalgia e tanto piacere queste belle gite:

 

1999 – Gita alle Cinque Terre

2000 – In lungo e in largo per visitare l’Isola d’Elba

2001 – Promontorio dell’Argentario e l’Isola del Giglio

2002 – Parco del Monte Conero

2003 – Promontorio del Circeo e l’Isola di Ponza

2004 – La Croazia il parco di Plitvice e l’isola di Cres

2005 – La Sicilia e l’isola di Marettimo

2006 – La Costiera Amalfitana e l’isola di Capri

2007 – Le Isole Eolie e la salita al vulcano di Stromboli                              

2008 – La Sardegna: Cala di Luna, Cala Goloritze e La Maddalena

2009 – La Corsica e il famoso giro-trekking

2010 – Il Cilento con le sue belle spiagge e grotte

2011 – Gita in Spagna

2012 – Gargano

2013 – Costa Azzurra

2014 – Isola di Rodi

2015 – Maiorca

2016 – Sicilia Costa Ionica

2017 – Trekking nel Sud della Sardegna

2018 – Creta

2019 –  Isola di Minorca Spagna


In parallelo, giovani e meno giovani, con più ambiziose mete alpine, hanno sviluppato un gruppo di Alpinismo che nel corso di questi ultimi anni ha toccato numerose vette oltre i quattromila metri. Ricordiamo: il monte Bianco, il monte Rosa, i Lyskamm, il Disgrazia, il Bernina, l’Argentera e altre numerose ambite cime del nostro invidiato arco alpino. Inoltre va ricordato che alcuni Soci hanno altresì organizzato e realizzato due distinte spedizioni extra-europee. Nell’anno 1996 il CAI di Colico raggiunge la vetta dell’Island Peak nel Nepal alla invidiabile quota di 6189 metri. Due anni più tardi (1998) lo stesso gruppo decide di raggiungere la vetta dell’Aconcagua a quota 6.962 metri.

Nell’anno 1989 al Direttivo sezionale viene chiesto, da parte di un nutrito gruppo di Soci, di valutare l’opportunità di realizzare un rifugio sezionale sul nostro monte Legnone. Dapprima sorgono alcune controversie sulla sua ubicazione. Nel corso dello stesso anno si condivide però un unico obiettivo e la scelta va a cadere sull’Alpe Scoggione. Subito alcuni consiglieri si danno da fare con l’amministrazione comunale per ottenere l’utilizzo dei cascinali dell’alpeggio. Concessione che il nostro Comune formalizza nel corso dell’anno 1990 e nel frattempo un secondo gruppo di Soci si preoccupa di dotare l’alpeggio dell’elemento più essenziale: una fonte continua d’acqua. Dopo aver valutato diverse opzioni si decide di raggiungere una sorgente a quota 2000 metri nel canalone centrale nord del monte Legnone. Nel mese di giugno, il Comune sottoscrive la Convenzione con la nostra Sezione per l’utilizzo dei fabbricati e il mese successivo un elicottero porta sull’altopiano del lago 3000 metri di tubo e altri materiali per realizzare l’acquedotto. Alla fine di settembre i 3000 metri di tubazione vengono posti a dimora, e nei pressi della vecchia casera dello Scoggione, da una bella fontana in legno, oggi ancora visibile in tutta la sua integrità e originalità, sgorgano le fresche acque della sorgente di quota. L’avvenimento viene festeggiato con grande solennità in quanto, come tutti i Colichesi sanno, il bell’alpeggio dello Scoggione era da sempre stato sottovalutato per la cronica mancanza di acqua.

Nell’inverno 1990-91 la sezione di Colico predispone un progetto per ristrutturare la vecchia stalla dell’alpeggio, ormai ridotta a un rudere. La ricostruzione avviene rispettando fedelmente i muri perimetrali del fabbricato originario. La sua realizzazione è resa possibile dai contributi di numerosi cittadini e ditte del Colichese e non che donano servizi e materiali, e soprattutto dall’impegno di molteplici volontari, che mettono a disposizione le loro diverse competenze. Nel corso del 1991 viene demolito il vecchio rudere ed al suo posto nasce il rifugio che tutti possiamo oggi ammirare. Un particolare grazie a tutti i volontari: una domenica si sono contati addirittura più di ottanta persone. Il 20 ottobre viene posato il tetto. Nella primavera del 1992, appena le condizioni meteo lo consentono, si ricomincia: vengono realizzati i lavori di pavimentazione, posa dei serramenti, tamponamento delle pareti interne. Nell’anno successivo si procede con le opere di coibentazione, pareti divisorie, impianti sanitari, rivestimento delle pareti e posa della scala interna. L’anno successivo è la volta dell’impianto fotovoltaico d’illuminazione e degli arredamenti interni. Finalmente nell’estate del 1994 il tutto è finito e il 28 agosto si fa una grande festa. All’inaugurazione del rifugio partecipano circa trecento persone e naturalmente le autorità comunali di Colico e di Piantedo oltre a diversi rappresentanti del Club Alpino Italiano fra cui il Presidente dei rifugi lombardi. L’ultima domenica del mese di agosto, ogni anno si celebra una gioiosa festa fra amici per ricordare l’inaugurazione di questa casa di montagna che appartiene a tutti i Soci del CAI di Colico e a tutti coloro che amano la montagna.

Il primo acquedotto deve essere abbandonato in quanto le scariche del canalone centrale del nostro monte Legnone distruggono ogni anno anche le più rinforzate canalizzazioni in acciaio. Agli inizi degli anni 2000 si ottiene il permesso di realizzare un nuovo acquedotto che, partendo dalla vicina Val Lesina, da una sorgente posta appena sotto la strada militare nei pressi del Passo Colombano, raggiunge dopo un percorso di quasi tre chilometri il nostro rifugio.

Nell’anno 1996, due Soci del CAI di Colico, e più precisamente Angiolino Tarabini e Giovanni Del Tredici, in occasione di una gita sociale al Monviso, danno vita senza rendersene conto a un nuovo gruppo nell’ambito delle attività sezionali: il gruppo Grandi Trekking. In tale occasione i due raggiungono con i vari Soci le pendici del Monviso e nel percorso di ritorno, poco prima di raggiungere le sorgenti del Po al Pian del Re, salutano tutti gli amici e danno inizio al più lungo Trekking della loro vita: il Sentiero Italia. Viaggiano per otto giorni consecutivi risalendo le Cozie e negli anni successivi in compagnia di altri amici continuano nel loro progetto iniziale sino a percorrere l’intera penisola, isole comprese, per un totale di 9624 chilometri. L’ultima tappa o tappa n° 541 viene percorsa il primo di ottobre dell’anno 2006 dopo aver camminato per un totale di circa 5533 ore e dopo aver superato la bellezza di 536.000 metri di dislivelli.


A questa prima grande esperienza seguono altri progetti: Progetto Pirenei, 835 chilometri in 40 tappe dall’Oceano Atlantico al Mare Mediterraneo, Il Balcone Lombardo, 300 chilometri in 16 tappe dal Lago Maggiore al Lago di Garda, Le Tre Valli Bresciane , 164 chilometri in 6 tappe. Ora il gruppo è impegnato a percorrere le cinque direttrici della VIA ALPINA. Si tratta di un sentiero lungo 5400 chilometri che attraversa otto stati europei lungo la catena alpina. All’autunno 2010 il gruppo ha già percorso circa 1500 chilometri. Al contempo è impegnato a concludere Il Trekking delle Signore, sfruttando l’alta Via dei Monti Liguri. Il gruppo, partito da Ventimiglia, intende raggiungere le Alpi Apuane e camminare sui sentieri di marmo bianco.

Per l’anno 2011, è programmato l’inizio di un nuovo trekking primaverile che partendo da Salò intende fare l’intero periplo del Lago di Garda.
Altra data da ricordare è il mese di gennaio dell’anno 2001. In occasione della Cena Sociale del CAI, in località Olgiasca, il nostro socio Giovanni Del Tredici propone di creare un gruppo di Soci Senior che possa effettuare settimanalmente un’uscita in allegra compagnia sui nostri monti. Nasce un nuovo gruppo e viene denominato ARGENTO VIVO. Il primo giovedì di febbraio il piccolo gruppo si ritrova per la sua prima uscita: dà inizio al Periplo del Lago di Como. Si percorrono totalmente il Sentiero della Regina, il Sentiero del Viandante e la Strada Regia. Oggi il gruppetto iniziale si è trasformato in gruppone, e alle uscite sono sempre presenti almeno una trentina e più di Soci. In tutto i partecipanti sono una buona ottantina e si alternano di settimana in settimana. Annualmente è anche prevista un’uscita di due giorni in una importante località alpina e una cena in allegra compagnia prima del santo Natale.


Oltre ai sentieri N° 1A - N°1B - N° 3 sentiero Bregamin – N° 4 – N° 5 segnalati nei primi due anni di vita della nostra Sezione, un gruppetto di Soci dopo numerosi tentativi riesce a individuare un vecchio tracciato utilizzato agli inizi del novecento: il sentiero dei Piviun che unisce l’alpe Scoggione all’alpe Temnasco-Rossa dopo aver attraversato l’impervio e difficile canalone centrale del monte Legnone: sentiero N° 2

Nel 2003 l’amministrazione comunale coinvolge la nostra Sezione nella realizzazione di tre tracciati a Colico piano. Nascono così il Sentiero dei Torrenti , l’Anello di Fontanedo e il Sentiero dei Forti. Qualche anno dopo la Sezione sviluppa i tracciati o sentieri N° 6, N° 6A, N° 7, N° 7A, N° 8, e N° 9. Nella realizzazione del tracciato N° 9 viene anche costruita una bella passerella che dalla ciclabile permette di attraversare il canale Borgofrancone per raggiungere la cima del Montecchio Nord dove sorge il Forte di Fuentes.

Nell’anno 2007 il socio Valerio Masa dopo diversi tentativi individua una salita al monte Legnone, partendo dal Lago dello Scoggione: si realizza così quel tracciato alpinistico chiamato Direttissima al monte Legnone. Su questo aereo percorso, consigliabile solo a escursionisti molto esperti, si può raggiungere dal rifugio Scoggione la vetta del nostro monte Legnone in sole due ore. Al fine di completare la segnaletica del versante nord del monte Legnone, la nostra Sezione ha intenzione di segnalare i percorsi che da Posallo salgono verso Vezzee e la Madonna di Bondo. A proposito di sentieristica la nostra Sezione ha contribuito a segnalare il noto tracciato Sentiero del Viandante e Dorsale Orobica Lecchese, e alla digitalizzazione di tutti i percorsi di zona con il Club Alpino Italiano e la Regione Lombardia.

Fra tutte le attività o opere alpine ricordiamo un’opera di grande rilievo: il rifacimento della Croce di vetta al monte Legnone. Nell’anno 2002 durante la salita annuale notiamo che la Croce di vetta, posta a dimora nel lontano agosto dell’anno 1900, presenta degli evidenti segni di vecchiaia: un braccio della croce è pendente, il piedistallo è totalmente traballante mentre i tiranti sono addirittura scomparsi. Ci si chiede come riesca ancora a stare in piedi. Si decide cosi di posizionare dei nuovi tiranti, di recuperare la struttura e infine di crearle un solido basamento in calcestruzzo. Nella stessa estate si procede alla realizzazione dei lavori e tutti siamo molto compiaciuti del buon risultato raggiunto. Nella primavera dell’anno 2003 un escursionista ci comunica che la Croce di vetta del monte Legnone è spezzata a un metro sopra il piedistallo. Considerata la vetustà della struttura, il direttivo di Sezione, in collaborazione con altre associazioni dei Comuni limitrofi decide di realizzare una nuova Croce di vetta del tutto simile a quella esistente. I lavori sono affidati ad una ditta di Colico che realizza l’attuale Croce su una robusta struttura di ferro dal peso di oltre 950 chilogrammi.
Il 29 Luglio dell’anno 2003 in cima al monte Legnone si trovano una quindicina di Soci ed un nutrito gruppo di volontari delle altre associazioni. Alle ore 7,30 siamo tutti in vetta a guardare verso valle un elicottero con un grosso traliccio appeso: la nuova Croce di Vetta. Alle ore 7,50 la struttura è depositata sulla cima. Alle ore 11,00 i volontari si concedono la prima foto di gruppo.
La vecchia Croce, in accordo con il CAI di Dervio viene restaurata e successivamente posta a dimora, sul retro del rifugio ai Roccoli Lorla.

Nell’autunno del 2007, la nostra Sezione si trasferisce dalla vecchia Sede posta al civico N° 7 di via Campione all’attuale nuova Sede al civico N° 9 della stessa via. Finalmente siamo riusciti ad ottenere dal Comune di Colico (a cui va un sentito grazie) un locale degno della nostra Sezione che conta già quasi cinquecento Soci. Si realizzano gli attuali arredi, il magazzino, i servizi igienici, la biblioteca e la sala riunioni. Negli anni seguenti, vista la disponibilità di spazi, il Direttivo decide di acquistare numerose attrezzature alpinistiche da mettere a disposizione dei Soci per poter affrontare uscite di un certo impegno o per offrire in uso ai giovani soci dell’Alpinismo Giovanile in modo da apprendere o migliorare le tecniche alpinistiche.
Nel mese di gennaio dell’anno 2007, il socio Giovanni Del Tredici, vista la grande richiesta d’informazioni sulla sentieristica locale da parte della popolazione e dei numerosi turisti, decide di realizzare con l’aiuto della socia Elena Fattarelli un volume di 130 pagine dal titolo “Colico e il Monte Legnone – Sentieri e Storia”. Ne sono stampate circa 5.500 copie, che si esauriscono nel volgere di circa 10-12 mesi. In allegato viene anche presentata una mappa con tutta la sentieristica e una nuova e aggiornata planimetria del nostro Comune. Contemporaneamente si realizzano anche tre posters, di cui due con vista aerea su Colico e il monte Legnone e un terzo con la ripresa aerea della foce dell’Adda e del Piano di Spagna. Ne sono stampate tremila copie che saranno esaurite in un tempo di poco superiore a un anno.

Da ultimo ricordiamo che la nostra Sezione ha avuto nel maggio del 2009 l’onore di organizzare a Colico il 17° Raduno Regionale Lombardo “Anna Clozza” dei gruppi Seniores del CAI. A tale manifestazione, che per la prima volta vede partecipare oltre 1150 persone, si ha l’onore di avere come ospite anche il Presidente Generale del CAI dott. Annibale Salsa oltre ad altre personalità del sodalizio e a numerose autorità politiche locali e provinciali. Nell’occasione, visto il recente terremoto dell’Abruzzo, vengono invitati anche il Presidente e il Segretario del CAI dell’Aquila, ai quali si consegna un contributo di circa 6000 Euro, raccolti fra i Soci presenti, e finalizzato alla ricostruzione della sede aquilana del CAI,

distrutta dal terremoto.

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